Ebrû

La tecnica Ebrû

Alla fine del IX secolo la tecnica si chiamava Suminagashi ed era una usata per decorare le pagine dei waka, poesie tradizionali giapponesi. Sanjuroku nin Kashu, era una raccolta di poesie di 36 eminenti scrittori, pubblicata intorno al 1112.  Questa rappresenta il primo esempio conosciuto di Suminagashi.
Con la Via della Seta, la tecnica della marmorizzare arriva in Turchia, con il nome Ebrû,  derivazione dal nome persiano Ebri (nuvoloso).


La tecnica è studiata e perfezionata dagli artisti ottomani, che da sempre vantano le più belle produzioni. Dalla fine del XVI° secolo, fino al XX°, i legatori di libri avevano la missione di andare almeno una volta a Costantinopoli, infatti la moda corrente richiedeva che tutte le pubblicazioni dovessero essere rilegate con questo tipo di carta.
Oggi, grazie a studi, ricerche, meticolose sperimentazioni e prove, questa antica tecnica rivive nella produzione di Alberto Valese a Venezia.
La città magica, sospesa tra cielo e acqua, crocevia di culture diverse, porta occidentale dell’Oriente, è stata la musa ispiratrice di Alberto.
L’acqua della Laguna assume, nei diversi momenti della giornata, sfumature di colori, che solo la tecnica Ebrû è in grado di riprodurre.
Il percorso artistico di Alberto Valese inizia a Parigi, con la scoperta di un testo di base del 1852. In quel periodo fa i primi esperimenti, alla ricerca di ingredienti il ​​più possibile simili a quelli usati in passato e ora scomparsi.
Ha avuto, inoltre, l’opportunità di incontrare alcuni dei più eminenti maestri di Ebrû a Istanbul, esperienza fondamentale che gli ha permesso di padroneggiare la tecnica. Infatti oggi è l’unico artista straniero riconosciuto come Maestro in Turchia. E’ ora il momento per Alberto Valese di passare attraverso diverse sperimentazioni, come quella di oggetti tridimensionali (sfere, obelischi, teste classiche, capitelli). Interessante  e stupefacente anche la stampa su seta e diversi tessuti.
Per quanto riguarda la tradizione ottomana, Alberto ha realizzato affascinanti fogli di carta con il tema dei fiori (tulipani, rose). Assolutamente originale è la serie di pesci che sorridono. Catturati nell’elemento liquido, vengono pietrificati su carta come fossero dei fossili incastonati in mari primordiali. La serie è stata accolta con grande successo.